giovedì 28 marzo 2013

Porta road-book










Lo abbiamo acquistato.
Abbiamo aggiunto un pezzettino.

E' un porta roadbook, strumento semplice, ma forse non molto conosciuto.
Serve esclusivamente a fare in modo che le indicazioni stradali, annotate su supporto cartaceo, scorrendo su due rulli posizionati al suo interno (con meccanismo manuale o automatico), siano leggibili dal pilota, che in questo modo può evitare di doversi continuamente fermare per fare il punto (geografico) della situazione.
Per i non addetti ai lavori, in effetti, apparirà come qualcosa di utile, ma non indispensabile, insomma "puoi anche fermarti a guardare la carta stradale".
Sì, è così, ci si potrebbe anche fermare a guardare la carta.

Ma il senso dell'oggetto, in questo caso, è più simbolico che altro, perchè da sempre questo oggetto è indissolubilmente legato ai rally, un pò pionieristici, degli anni '80 in moto. Quando ancora la Parigi-Dakar partiva da Parigi e arrivava a Dakar, quando le moto erano il mezzo per oltrepassare l'ostacolo, non un feticcio da esporre al bar, quando ancora erano ferro e bulloni, non carbonio e silicio, insomma, quando nascevano i sogni ad occhi aperti, quelli di una vita, non quelli di una notte.

Con questo "pezzettino" oggi noi siamo (quasi) ad un punto di non ritorno.

un paracadutista che sale sull'aereo,
un attore che si concentra sul palco dietro al sipario,
un centometrista che appoggia le dita sul tartan.


Ogni volta che qualcosa sta per accadere, ogni volta che ci prepariamo a fare qualcosa, esiste quell'attimo in cui tutto può ancora succedere; si può tornare indietro, o si può fare l'ultimo passo, lanciarsi dall'aereo, affrontare il pubblico, alzare lo sguardo ai prossimi 100 metri.

Da adesso iniziamo a sentire l'aria che passa dal portellone, il brusio dietro il sipario e il gusto dell'adrenalina.

mercoledì 27 marzo 2013

...Grigio risveglio...

Ricevo una telefonata: "Ciao Luis, si si, alle 6.30 alla solito posto", "si, io dovrei avere tutto, al massimo alle prime tappe compriamo le cose mancanti".

Attacco il telefono e continuo a vestirmi. Pantaloni, maglietta termica, pile spesso, giacca. Guardo mia moglie e mio figlio, so che per un po' di tempo saranno solo nei miei ricordi e la ragione per tornare tutto intero. 
 Continuo a guardarli con lo stomaco sempre più chiuso, sento la gola stretta e le emozioni che si arrotolano una sull'altra... L'estrema felicità di partire verso un viaggio che sogno da tempo e il magone di lasciare le due cose che oggi mi rendono pieno e completo; consapevole di tutte le incognite che si porta dietro un viaggio come questo.

Guardo l'orologio ed è tardi!!! 

Chiudo il borsone con le ultime cose, le valigie sono già attaccate alla moto e cariche con tutto il necessario. Mancano gli stivali e poi si puo' partire verso l'appuntamento. 
Ceci e Ettore hanno deciso di accompagnarmi per la partenza e io ne sono felice.

Accendo la moto, la scaldo, controllo il carico, verifico il road-book, azzero il GPS e verifico per l'ultima volta la dotazione cartografica. Tutto ok. 
Spero anche questa volta di essere all'altezza del compito che un po' per caso mi è stato assegnato: "Navigator"
Ingrano la prima per raggiungere gli altri. 

L'appuntamento è sempre al solito posto, un forte militare della prima guerra mondiale riempito di sabbia dal vento.
Gli altri sono già li, mi aspettano. Scendo dalla moto, mi tolgo il casco e..........

Buongiorno, sono le 6:30, è ora di andare in studio...

...e continuare a sognare!!


martedì 19 marzo 2013

Va bene, lo ammetto, sono andato sul sito Zanichelli per cominciare bene questo post.
Ma non posso nemmeno appellarmi al buon Z per capire quale articolo determinativo utilizzare per attenermi scrupolosamente alla regole della lingua italiana, perchè "...l’uso colto prevede gli art. lo, gli e uno, l’uso comune sempre più spesso gli art. il, i e un".

- la smetti di vagare e arrivi al dunque? - 

mi schiarisco la voce...

il tema è : Gli/i pneumatici, punto di contatto tra i tuoi sogni e i tuoi limiti, appendice del corpo piegato a fendere l'aria contro la fisica, spesa chilometrica tanto insignificante quanto essenziale per dirsi buoni motociclisti.
E' per questo che rivolgo un invito, perchè il tema non è interessante, è inevitabile se si vogliono fare le cose per bene.

Si aprono le danze.
Da oggi si valutano tutti i modelli che potrebbero fare al caso nostro.
Sarà un viaggio "dual", ergo gli/i pneumatici dovranno avere buone prestazioni su on e su off (forse con un occhio più al nero asfalto, purtroppo).


I primi che valutiamo sono degli  Heidenau K60 Scout Rear Tire, di cui si parla un gran bene e che hanno anche il pregio di non costare eccessivamente.



Vai a leggere le opinioni

Ma come dicevo, da oggi ogni parere/consiglio è molto ben accetto.


sabato 9 marzo 2013

# 2 - Aspettando le assicurazioni...

Ieri sera di fronte a qualche sana birretta abbiamo partorito l'ultima versione delle grafiche dedicate al viaggio...

"Più a destra",  "più a sinistra..."   "mmm un po' più scuro...", "...noooooooo più  chiaro..."
insomma ecco qui.....

A noi piace tanto e anche questo piccolo pezzo ci avvicina con lo spirito al grande sogno...per ora ancora lontano...




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... si preparano le grafiche



Questa è la prima bozza che sul cupolino starebbe virtualmente così...
 


è aperto il bando fantasia per eventuali modifiche, consigli, critiche e proposte.